Di Alessandro Vimercati, psicologo
La calendula (Calendula officinalis) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. I suoi caratteristici fiori gialli-arancio nascondono molte proprietà fitoterapiche, tra cui effetti antinfiammatori, cicatrizzanti e lenitivi sulla pelle. In cucina i petali commestibili della calendula possono essere aggiunti alle insalate per un tocco di colore e sapore.
La calendula è anche una pianta ricca di storia e simbologia, associata a molte proprietà salutistiche. Le sue origini risalgono alla zona del Mediterraneo, e la sua storia è affascinante e intrisa di significato.
Il nome scientifico “Calendula” deriva dal latino “Kalendae”, che significa “calende” o “primo giorno del mese” nel calendario romano. Questo nome fa riferimento alla fioritura mensile della pianta durante l’estate. I latini e i greci chiamavano la calendula “Solsepium”, ossia “seguace del sole”, poiché i suoi fiori si aprono al sorgere e si chiudono al calare del sole.
I Romani utilizzavano la calendula per trattare malattie della pelle, infiammazioni e ferite. Nel Medioevo, veniva impiegata come antipiretico per ridurre la febbre. La pianta era anche parte dei kit di primo soccorso dei soldati durante la Guerra Civile Americana e la Prima Guerra Mondiale.
Secondo la mitologia greca, la Calendula nacque dalle lacrime della dea Afrodite (Venere per i latini). Afrodite era disperata per la morte del suo amante, Adone, trafitto da un cinghiale mandatogli contro da Ares (Marte per i latini), suo gelosissimo marito. Questa leggenda conferisce alla calendula un significato di dolore e pena.
La sua fioritura periodica e la sua bellezza hanno reso storicamente la pianta un simbolo di rinascita e speranza e la sua utilità terapeutica è stata tramandata attraverso i secoli. Oggi continuiamo a sfruttarne le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti per la cura della pelle e il benessere generale.
L’oleolito di calendula
Uno dei prodotti più semplici da realizzare con questo fiore è l’oleolito di calendula. Per realizzare l’oleolito è sufficiente avere dei fiori di calendula essiccati, un barattolo di vetro e un olio vegetale. Per quest’ultimo consigliamo di utilizzare un olio di semi (es. girasole) deodorato, in modo da mantenere un profumo neutro. Per preparare l’oleolito è sufficiente mettere 100 grammi di fiori di calendula essiccati insieme a 500 ml di olio in un barattolo di vetro e chiudere il barattolo con un tappo ermetico. Se l’oleolito viene realizzato in estate sarà sufficiente mantenere il barattolo ben esposto al sole per 30 giorni, girandolo periodicamente per permettere ai fiori di rilasciare tutte le loro proprietà. Trascorsi i 30 giorni bisognerà filtrare l’olio utilizzando una garza e un colino per separarlo dai fiori di calendula. L’oleolito così ottenuto sarà arricchito da tutte le proprietà benefiche della calendula e potrà essere conservato per alcuni mesi in un barattolo opaco chiuso, meglio se in un luogo fresco e buio.
Questa pianta e i suoi fiori possono essere dei validi alleati per uno stile di vita sano. Puoi trovare fiori e petali di calendula nella nostra tisana Compunctio, nella crema per tatuaggi, nello scrub Teres calendula e menta, nei Sali aromatizzati numero 1 e 3, nella maschera viso Lumen lenitiva e nella busta da bagno Balneum lenitiva